Youdrama

La prima produzione che ha visto collaborare i futuri componenti di Città Teatro...
Youdrama

Youdrama costituisce un esperimento di drammaturgia condivisa e, soprattutto, la prima produzione che ha visto collaborare i futuri componenti di Città Teatro…

4 episodi di teatro generato dagli spettatori

Drammaturgia di Mirco Gennari, Daniele Marcori, Loris Pellegrini, Davide Schinaia
Consulenza performing media Carlo Infante

Con gli attori di Attimatti, Compagnia Maan, Compagnia del Serraglio
Francesca Airaudo, Michele Bertelli, Mirco Gennari, Nadia Magnani Vivaldi, Daniele Marcori, Marco Mussoni, Tomas Leardini, Giorgia Penzo

Con la partecipazione straordinaria di Claudia Penoni, Bob Messini, Banda Osiris, German Scarone, Roberto Cabalisti, Adrian Ricchiuti ed altri ospiti a sorpresa.

E con i contributi di tutta la community di youdrama.it

Progetto scenico di Keiko Shiraishi
Costumi di Paul Mochrie
Assistenza tecnica di Nevio Cavina
Fonica di Mirco Casadei
Collaborazione tecnica di Stefano Piergiovanni
Web Master di Valentino Aluigi
Regia di Davide Schinaia

COS’È

Youdrama è un format teatrale in cui gli spettatori sono chiamati a costituire una comunità che partecipa alla scrittura del testo.

COME SI PARTECIPA

Vieni come spettatore curioso, oppure contribuisci come spettautore, scrivendo i tuoi testi in internet su www.youdrama.it.

COSA VEDRAI

Ogni sera vedrai un episodio diverso tratto dai testi apparsi sul sito, con uno sviluppo narrativo che copre l’arco dei 4 appuntamenti.

I TESTI RAPPRESENTATI

I Episodio
Ricomincio da me, di Blanket
In bicicletta lungo il rio melo, di Mirella
La decisione, di Lisabetta
Chattando, di Cate
Il profeta, di Lisabetta
Che cos’è la destra cos’è la sinistra? di Crisbal
Cube, di Matrix
Vagheggiamento fra finzione e realtà, di Dima
Eichmann, di Enrico

II Episodio
Chattando e Ho aperto un blog, di Cate
Rosso, di Erika
La febbre, di Lisabetta
Finalmente il porto, di Perassurdo
Sesso? No, grazie, di anonimo
Eichmann, di Enrico
Dominio di sè, di Lisabetta

III Episodio
Bila e gli americani, di Fabioncello
Gianni, di Stefano Piergiovanni
Areosol Boy, di Anna Pinto
Il viaggio di Amasia, di Matilde
La crisi, di Blanket
Raccontino, di Bob Messini
Luogo comune ergo sum, di Marika
Ricominciare, di Lory

IV Episodio
Mozart e gli altri, di Blanket
Specchi, di Mirella Morelli
Il gufo, di Rever Pix
Monologo semicomodo, di Rita Felicetti
Avevo passato tutto il giorno, di Bagno Schiuma
Eichmann, di Enrico
Una luce accecante, di Giuseppe Mularoni
In bianco e nero, di Lisabetta
La vita è altro da te, di Rossella Sicignano 

APPROFONDIMENTI

L’idea attorno a cui si struttura Youdrama consiste nella costruzione di una forma teatrale basata su alcuni modelli dei nuovi media, ed in particolare sul social networks o più precisamente sull’user generated content (contenuto generato dagli utenti).

Youdrama si presenta quindi come uno spettacolo interattivo che nasce dalla compartecipazione del pubblico alla scrittura del testo, in particolar modo attraverso il sito internet www.youdrama.it. Si costituisce in tal modo una community che utilizzando un sito costruito ad hoc ed altre piattaforme di social networking può suggerire storie, vicende e azioni drammatiche.

Lo spettacolo creato dalla compagnia può assumere varie forme, dal reading, al teatro di strada, alla messa in scena complessa in luoghi deputati, con appuntamenti conclusi in sé stessi o facenti parti di una serie. Dagli eventi performativi viene tratto materiale video che viene poi reso fruibile in internet, con lo scopo di informare, aggiornare e disseminare l’evento oltre i confini dell’appuntamento teatrale circoscritto. Grazie all’opera di disseminazione, lo spettatore o l’utente può redarre nuovi testi basati sul materiale esistente.

Il lavoro di creazione scenica è per lo più collettivo e coinvolge gli attori, gli autori del format, il regista e il restante reparto tecnico, scenotecnico e decorativo.
La costruzione del testo spettacolare può partire dalla creazione di un nucleo di personaggi principali, intorno ai quali si struttura un plot narrativo seriale o di ampio respiro; in seconda istanza possono essere creati dei personaggi secondari che sono utili allo svilup- po della trama o vengono suggeriti dalla comunità degli “spettautori”.

Nel caso di uno sviluppo narrativo seriale, le storie generate vanno a costruire una trama che si sviluppa in due o più appuntamenti teatrali, con continui rimandi e flashback che contribuiscono a fornire un quadro unitario, per cui è raccomandabile assistere a tutti gli episodi per poter apprezzare il progetto nel suo insieme.

Altre possibilità di rappresentazione sono il reading, ovvero la lettura di testi pervenuti sulla piattaforma youdrama.it, oppure la performance di strada, o altre forme di rappresentazione al di fuori dell’edificio teatrale.

La struttura dello spettacolo teatrale prevede l’esecuzione da parte di attori-performer di azioni sceniche e l’interpretazione di personaggi principali e fissi e personaggi secondari. Si individuano principalmente tre sezioni: una storia principale, scene estemporanee e concluse in sé stesse, uno spazio riservato all’esposizione di aspetti metateatrali che servano ad orientare lo spettatore e spiegare le regole del gioco.

NOTE DI REGIA

La dizione “user generated content” è nata nel 2005 negli ambienti del web publishing e dei new media per indicare il materiale disponibile sul web prodotto da utenti invece che da società specializzate. Essa è un sintomo della democratizzazione della produzione di contenuti multimediali reso possibile dalla diffusione di soluzioni hardware e software semplici ed a basso costo. Con gli UGC si realizza la condizione preconizzata dagli studi sui media che prevedevano la diffusione di modelli di comunicazione di massa non più basati su uno schema a raggiera, con un emittente centrale e più utenti passivi, ma sul modello della rete e della conversazione.

Il tentativo di applicare questi modelli al teatro non è nuovo, d’altra parte già le neo-avanguardie del secondo ‘900 manifestarono la volontà sollecitare una partecipazione più attiva dello spettatore. L’idea di un teatro “partecipato” dagli spettatori è presente, per esempio, nel lavoro di Augusto Boal e del Teatro dell’Oppresso. Nell’intento di usare il teatro come strumento attivo per una presa di coscienza sociale nella direzione indicata da Brecht, Boal diffonde forme come il Forum Theater o il Newspaper Theater, in cui lo spettatore è chiamato direttamente ad interagire con la scena e a cambiarne i contenuti o a crearne di nuovi.

Youdrama muove da questi precedenti per incontrare le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dagli standard comunicativi ad esso associati, come ad esempio il Web 2.0, che promuove l’idea di una partecipazione costante e allargata degli utenti alla produzione dei contenuti. L’influenza dei nuovi media sul teatro si è già fatta sentire ed esistono i primi studi sull’interazione fra teatro e comunicazione digitale. Fra le esperienze significative e più conosciute possiamo citare: l’hyperdrama di Charles Deemer, il teatro-chat degli Hamnet Players, il Desktop Theater di Adriene Jenik e Lisa Brenneis, il Web-cam Theatre di Giacomo Verde. La maggior parte di questi esempi prevede un conivolgimento dello spettatore nello sviluppo drammaturgico e/o nell’esito della performance. Youdrama ha come obiettivo non solo il coinvolgimento degli spettatori nella creazione del testo spettacolore ma, parallelamente, la costituzione di una comunità che nasca intorno al fatto teatrale, costituendone il pubblico, e che trovi in internet uno strumento per comunicare e creare le proprie storie e le proprie riflessioni.

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